Un altro traguardo per le famiglie arcobaleno

Il Consiglio degli Stati si pronuncia a favore di una semplificazione dell’adozione del figliastro: se i due genitori hanno vissuto in comunione domestica per tre anni, decade la condizione secondo cui l’adottante deve aver già convissuto con il figlio del_della partner per un anno. Il Consiglio nazionale ha già approvato la modifica di legge. La Federazione Famiglie Arcobaleno accoglie con grande soddisfazione questo nuovo successo. «Abbiamo raggiunto un altro importante traguardo», dichiara Maria von Känel, direttrice della Federazione Famiglie Arcobaleno. «Il Parlamento ha considerato prima di tutto il benessere del bambino», aggiunge von Känel. La Federazione confida che il Dipartimento di giustizia possa ora attuare rapidamente la modifica di legge.

Nella discussione dell’intervento, il Parlamento ha temporaneamente respinto l’estensione della presunzione di genitorialità della moglie ai figli concepiti con tecnica di procreazione medicalmente assistita all’estero o tramite donazione di sperma privata. La Federazione Famiglie Arcobaleno auspica che il successivo dibattito parlamentare sul diritto in materia di filiazione porti a un risultato migliore. La Federazione sostiene il diritto dei figli delle famiglie arcobaleno a una tutela giuridica ottimale dalla nascita, anche nel caso in cui siano concepiti attraverso una donazione di sperma all’estero o una donazione privata di sperma in Svizzera.

Adozione del figliastro, una soluzione non ideale per la tutela dei figli

L’obiettivo fondamentale dell’impegno a livello politico è che, indipendentemente dalla costellazione di una famiglia arcobaleno al momento del concepimento di un figlio, non sia più necessario ricorrere all’adozione del figliastro. Dall’introduzione del matrimonio per tutti, per i figli delle coppie sposate concepiti con la donazione di sperma tramite una banca del seme in Svizzera, vale la bigenitorialità dalla nascita.

Per poter costituire una famiglia, le coppie sposate formate da due donne che per qualsiasi motivo ricorrono alla donazione di sperma tramite una banca del seme all’estero o a una donazione privata di sperma in Svizzera, devono invece avviare la procedura di adozione del figliastro. Anche se il periodo di attesa di un anno decade, l’adozione del figliastro continua a essere una procedura lunga e costosa, durante la quale il figlio non è adeguatamente tutelato nel caso in cui succeda qualcosa alla madre biologica prima della conclusione.

A tale proposito, la Federazione Famiglie Arcobaleno fa osservare che la durata della procedura di adozione del figliastro costituisce un problema. È urgente incrementare le capacità degli uffici competenti per tali procedure, in modo che queste durino al massimo un anno. Attualmente i tempi di attesa nei vari Cantoni, tra cui Ginevra e Zurigo, arrivano fino a tre anni, una condizione insostenibile dal punto di vista della tutela dei figli.

Richiesta di distinzione nel diritto in materia di filiazione

Finora il Consiglio degli Stati e la consigliera federale Karin Keller-Sutter hanno ritenuto che le procedure all’estero non potessero garantire il diritto del figlio a conoscere le proprie origini. A tale motivazione la Federazione Famiglie Arcobaleno risponde che il legislatore può fare riferimento al fatto che il donatore del Paese in cui è avvenuta la donazione di sperma tramite banca del seme sia legalmente registrato. «In Austria, Belgio, Germania o Gran Bretagna, ad esempio, i donatori sono iscritti in un registro», dichiara Maria von Känel. «Non vi è alcun motivo per cui per queste coppie sposate anche la bigenitorialità dalla nascita non debba essere valida», aggiunge von Känel. Pertanto, nell’ambito del dibattito sulla mozione «Diritto della filiazione al passo con i tempi», la Federazione vorrebbe incoraggiare il Parlamento a fare una distinzione nel diritto.

Le immagini tematiche relative alle famiglie arcobaleno possono essere richieste al fotografo Keystone Gaëtan Bally all’indirizzo https://visual.keystone-sda.ch.

Federazione Famiglie Arcobaleno

Questa associazione attiva su tutto il territorio nazionale tutela dal 2010 gli interessi delle famiglie arcobaleno in Svizzera e si impegna per il loro riconoscimento sociale nonché per la parità dei loro diritti. La Federazione propone servizi di consulenza e incontri per famiglie arcobaleno e persone LGBTIQ* che desiderano avere un figlio come pure organizza workshop ed eventi informativi sul tema delle famiglie arcobaleno. Il termine «famiglie arcobaleno» indica famiglie nelle quali almeno un genitore si considera lesbica, gay, bisessuale, trans* o queer (LGBTQ).