Accesso regolamentato alla donazione di sperma per una migliore tutela dei figli

Foto: KEYSTONE/Gaëtan Bally

Regolamentare l’accesso alla donazione di sperma per le donne coniugate migliora anche la tutela dei figli. Questo il messaggio condiviso dalla Federazione Famiglie Arcobaleno al termine della consultazione sul progetto di legge «Matrimonio per tutti». Se in Svizzera le donne coniugate potranno avere accesso alla donazione di sperma, saranno in grado di costituire il rapporto di genitorialità dal momento della nascita del figlio, un aspetto molto importante per il benessere del minore, il quale godrebbe di una migliore tutela giuridica sin dall’inizio. La normativa attuale sull’adozione del figlio del_della partner (adozione del figliastro) non garantisce infatti una tutela adeguata nel caso in cui succeda qualcosa al genitore biologico prima della conclusione della procedura di adozione. Nella prassi attuale, tale procedura appare estremamente lunga, costosa e con molti rischi. Di conseguenza, la Federazione chiede urgentemente che le coppie sposate composte da due donne abbiano pari accesso alla donazione di sperma delle coppie eterosessuali, le quali godono di tale diritto già da molto tempo. La Commissione degli affari giuridici del Consiglio nazionale (CAG-CN) ha posto in discussione l’accesso alla donazione di sperma quale variante nell’ambito dell’estensione del matrimonio civile alle coppie dello stesso sesso. La consultazione è terminata venerdì 21 giugno.

Con l’introduzione del «matrimonio per tutti», le disposizioni che disciplinano il matrimonio saranno applicate in futuro anche ai matrimoni fra persone dello stesso sesso. Oltre a importanti organizzazioni familiari, quali Pro Familia, Verein für elterliche Verantwortung (VeV) e Unione svizzera delle donne cattoliche, anche tutte le associazioni e organizzazioni che in Svizzera si impegnano per la parità di persone omosessuali, bisessuali e transessuali, invocano un’estensione del matrimonio civile con accesso alla donazione di sperma. In Svizzera la procedura per la donazione di sperma è chiaramente disciplinata sul piano giuridico e si è affermata ormai da molto tempo. Tale procedura prevede anche che i donatori vengano registrati così come che i figli abbiano il diritto di conoscere il donatore.

La Costituzione esige totale parità fra coppie eterosessuali e omosessuali

«Indipendentemente dall’esito della consultazione, la Commissione degli affari giuridici del Consiglio nazionale dovrebbe accogliere la richiesta delle organizzazioni familiari», dichiara Christian Iten, portavoce della Federazione Famiglie Arcobaleno. Una decisione contraria sarebbe incostituzionale, ha detto Iten. «Secondo la Costituzione svizzera, nessuno può essere discriminato a causa del sesso o del modo di vita», sottolinea Christian Iten, e aggiunge: «I diritti fondamentali devono essere rispettati, indipendentemente dalle convinzioni culturali o filosofiche».

La lunga attesa dell’adozione incide sul’unità e sull’identità della famiglia

In Svizzera sono circa 30 000 i figli che crescono in famiglie arcobaleno. La ricerca degli ultimi 40 anni ha dimostrato che i figli di queste famiglie crescono bene quanto quelli che hanno genitori eterosessuali. Ciò nonostante, l’attuale legge svizzera sull’adozione del figlio del_della partner obbliga le coppie omosessuali in unione domestica registrata a percorrere un lungo e difficile cammino prima di poter costituire giuridicamente l’unità e l’identità della famiglia. Tale procedura di adozione è infatti complicata, costosa e con molti rischi.

L’accesso alla donazione di sperma consente una genitorialità sin dalla nascita

Le coppie lesbiche coniugate potrebbero invece creare il rapporto di genitorialità direttamente dalla nascita del figlio, se la legge svizzera consentisse loro di accedere alla donazione di sperma. Ciò è molto importante per il benessere del figlio, che avrebbe così due genitori sin dall’inizio e dunque godrebbe di una migliore tutela giuridica. La normativa attuale sull’adozione del figlio del_della partner non garantisce infatti una tutela adeguata nel caso in cui succeda qualcosa al genitore biologico prima della conclusione della procedura di adozione.

«Discriminazione ad hoc tra lesbiche e gay da parte degli esponenti della destra ultraconservatrice»

Riguardo al matrimonio per tutti, di recente è stato affermato che gli uomini gay subirebbero una disparità di trattamento nel caso in cui le donne lesbiche avessero accesso alla donazione di sperma. «Tale affermazione è probabilmente una mossa degli esponenti della destra ultraconservatrice che vogliono creare discriminazioni tra la comunità lesbica e gay», dichiara Christian Iten. «Grazie alla legge sul matrimonio per tutti, nell’ambito delle possibilità offerte dalla biologia e dalla medicina, le coppie dello stesso sesso otterrebbero esattamente quello che le coppie eterosessuali già hanno», dichiara Iten. Ma tutto ciò che va al di là di questo deve essere affrontato con altri interventi politici, altrimenti il progetto di legge potrebbe incontrare ostacoli politici che renderebbero estremamente difficoltoso l’intero processo legislativo o addirittura potrebbero farlo fallire, afferma Christian Iten.

Le immagini tematiche relative alle famiglie arcobaleno possono essere richieste al fotografo Keystone, Gaëtan Bally, all’indirizzo https://visual.keystone-sda.ch.

Per maggiori informazioni sulle varie argomentazioni, consultare la pagina https://www.regenbogenfamilien.ch/it/argumentarium-ehe-fuer-alle-all-inclusive/.

Restiamo a vostra disposizione per rispondere alle vostre richieste via e-mail o al telefono.

Christian Iten                                                     Maria von Känel
Responsabile della comunicazione             Direttrice
medien@regenbogenfamilien.ch                    medien@regenbogenfamilien.ch
+41 76 548 47 44                                            +41 79 611 06 71

Federazione Famiglie Arcobaleno

Questa federazione attiva a livello nazionale rappresenta dal 2010 gli interessi delle famiglie arcobaleno in Svizzera e s’impegna per il loro riconoscimento sul piano sociale e giuridico. La Federazione propone servizi di consulenza e incontri per famiglie arcobaleno e persone LGBTIQ* che desiderano avere un figlio come pure organizza workshop ed eventi informativi sul tema delle famiglie arcobaleno. Il termine «famiglie arcobaleno» indica famiglie nelle quali almeno un genitore si considera lesbica, gay, bisessuale, trans* o queer (LGBTQ).